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Le Grandi Dimissioni: nessuno se le aspettava!

Le “Grandi Dimissioni” sono un fenomeno che sta interessando il mondo del lavoro in diversi paesi, tra cui l’Italia. Si tratta di un aumento delle dimissioni volontarie dei lavoratori, spinti da motivi legati al proprio benessere psicologico e alla realizzazione professionale.

Quali sono le cause di questo fenomeno e quali sono le possibili soluzioni?

Secondo una ricerca BVA-Doxa[1], una persona su due soffre di ansia e insonnia e l’80% ha sperimentato almeno un sintomo correlato al burnout. La pandemia ha accentuato la precarietà delle risorse psicologiche a disposizione delle persone, che si trovano a dover affrontare situazioni di stress, sovraccarico e incertezza. In particolare, i più giovani si dimostrano più sensibili al benessere psicologico e più propensi a lasciare il lavoro se non si sentono gratificati, motivati e coinvolti.

Addirittura, un under 34 su due lascia il lavoro per motivi legati alla propria salute psicologica[2].

Tra le principali ragioni che spingono i lavoratori a dimettersi ci sono:[3]

  • Relazioni professionali con i colleghi e i responsabili.
    La qualità dei rapporti interpersonali è fondamentale per creare un clima positivo e favorire la collaborazione e il feedback.
  • Riconoscimento del merito e della performance.
    I lavoratori vogliono essere valutati in modo equo e trasparente, ricevere incentivi e premi adeguati al loro impegno e alle loro competenze.
  • Opportunità di crescita e sviluppo.
    I lavoratori cercano sfide stimolanti, possibilità di apprendere nuove cose, di migliorare le proprie abilità e di fare carriera.
  • Flessibilità del modello organizzativo.
    I lavoratori apprezzano la possibilità di scegliere il luogo e l’orario di lavoro, di conciliare le esigenze personali e professionali, di avere autonomia e responsabilità.
  • Valori e cultura aziendale.
    I lavoratori vogliono sentirsi parte di un progetto condiviso, che rispecchi i loro valori e la loro visione del mondo, che li faccia sentire orgogliosi e appartenenti.

Di fronte a questo scenario, le aziende devono mettere in atto strategie efficaci per attrarre e trattenere i talenti, occupandosi attivamente del benessere psicologico delle proprie persone. Secondo uno studio Randstad, il 92% dei lavoratori desidera che l’azienda si occupi del loro benessere emotivo, ma solo il 34% ritiene che l’azienda lo faccia in modo soddisfacente.[4]
Tra le azioni possibili ci sono:

📌 Ascoltare i bisogni e le aspettative dei lavoratori, coinvolgendoli nelle decisioni e nel miglioramento dei processi.
📌 Promuovere iniziative per sviluppare le competenze, la creatività e l’innovazione dei lavoratori, offrendo formazione continua e percorsi di carriera personalizzati.
📌 Realizzare indagini sul clima interno, monitorando il livello di soddisfazione, di engagement e di benessere dei lavoratori, individuando le criticità e gli interventi necessari.
📌 Organizzare momenti informali di socializzazione, di condivisione e di riconoscimento, creando un senso di appartenenza e di fiducia tra i lavoratori.
📌 Sostenere la flessibilità del lavoro, garantendo le condizioni ottimali per lo smart working o il lavoro ibrido, rispettando il work-life balance dei lavoratori.

Le “Grandi dimissioni” sono una sfida per le aziende, che devono adeguarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze dei lavoratori. Allo stesso tempo, sono un’opportunità per i lavoratori che possono riscoprire il valore del proprio lavoro e della propria vita. In un contesto di incertezza e di trasformazione, il benessere psicologico diventa un fattore chiave per il successo individuale e organizzativo.

Come possiamo favorire il benessere psicologico nel lavoro?
Quali sono le buone pratiche da adottare?
Quali sono le responsabilità delle aziende e dei lavoratori?
Queste sono alcune delle domande che ci poniamo e che vi invitiamo a riflettere.

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Per approfondire il tema iscriviti al nostro Webinar gratuito del 25 maggio ”Le Grandi dimissioni e la Generazione Z”

Paolo Roccatagliata – Associate Partner

Note

Note
1, 2 Il Sole 24 Ore, Dimissioni, un giovane su due lascia il lavoro per malessere psicologico (04/10/2021) https://alleyoop.ilsole24ore.com/2021/10/04/giovani-lavoro/
3 Laborability, Più dimissioni volontarie e bisogno benessere emotivo (14/11/2022) https://laborability.com/mondo-hr/aumentano-le-dimissioni-volontarie-per-bisogno-di-benessere-emotivo
4 Adnkronos, Grandi dimissioni? Ecco 10 motivi per cui si lascia l’azienda (10/03/2022) https://www.adnkronos.com/grandi-dimissioni-ecco-10-motivi-per-cui-si-lascia-lazienda_GYpnWX80buL1WKsvmwGDo

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